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L' APPROCCIO irene servillo bambini feste vomero
"Le cose dei bambini e per i bambini si apprendono solo dai bambini." Loris Malaguzzi

Leggi la poesia dei CENTO LINGUAGGI!

L'ESPERIENZA DI REGGIO

bambini protagonisti tana vomero L'esperienza educativa di Reggio Emilia, rappresenta un modello del tutto straordinario, esportato in tutto il mondo, diffuso dagli U.S.A. alla Cina. Ottenendo innumerevoli riconoscimenti, tanto da rendere Reggio Emilia, meta di un continuo "turismo pedagogico", da parte di importanti studiosi ed educatori di tutto il mondo.
La rivista americana Newsweek definisce le scuole di Reggio come l'istituzione più avanzata per la prima infanzia nel mondo. A questo riconoscimento si aggiungono prestigiosi premi, come il Premio Lego (Danimarca) e il Premio kohl (chicago).

All'esperienza di Reggio si deve la creazione del primo nido in Italia, pionieri di un filone pedagogico incentrato sull'attenzione al bambino, ai suoi processi conoscitivi, alle sue strutture mentali e relazionali.
L'esperienza di Reggio ha radici lontane, ed è ormai una realtà affermata; Loris Malaguzzi, ha contribuito a creare, non solo la scuola di Reggio Emilia, ma un rete di conoscenze, luogo di riflessione e d'incontro tra chi studia, chi teorizza e chi pratica e praticando osserva e studia i bambini e cerca di creare spazi ed occasioni ricchi e stimolanti per il loro sviluppo.
L'approccio di Reggio Emilia è una filosofia educativa particolare, che trasforma i luoghi dell'infanzia in ambienti pieni di colori, di input creativi, in cui i bambini si muovono, osservano, sperimentano, interagiscono. Crescono nel pieno delle loro potenzialità.

I bambini sono i protagonisti della Tana

"Tutti quelli che si sono messi ad indagare seriamente sui bambini hanno sempre finito per scoprirne non tanto le debolezze e i limiti quanto la forza sorprendente e straordinaria delle loro potenzialità, dei loro talenti e del loro immediato protagonismo interattivo."

Questo diceva Loris Malaguzzi parlando dei bambini e questo è quello che noi abbiamo pensato e maturato in anni di esperienze con loro, vederli non come "tabulae rasae", ma come persone che hanno in sé tutte le potenzialità per svilupparsi, incontrando ambienti, linguaggi diversi, occasioni di esplorazione ed espressione.
L'infanzia va per questo vista e vissuta come un tempo di immense potenzialità nel quale i bambini, attraverso relazioni ed esperienze, possono cominciare a costruire la conoscenza e ad esprimere la propria personalità. Ogni bambino, come ogni essere umano, è costruttore attivo di saperi, competenze ed autonomie, attraverso originali processi di apprendimento.

I cento linguaggi dei bambini

approccio di reggio cento linguaggi Il bambino possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l'altro attraverso un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell'esperienza. I cento linguaggi sono metafora delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e creativi, delle molteplici forme con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita.
I cento linguaggi sono da intendersi come disponibilità che si trasformano e si moltiplicano, nella cooperazione e nell'interazione tra bambini e tra bambini e adulti.
E' responsabilità di noi adulti valorizzare tutti i linguaggi, verbali e non verbali, accreditando loro pari dignità, avendo come compito prioritario quello di ascoltarli, riconoscerli favorendo situazioni in cui possano emergere molteplici potenzialità.

L'educazione alla Tana

I bambini alla Tana sono considerati soggetti attivi e pensanti, per questo, deve essere data loro la possibilità di mettere in pratica la loro inventiva. In un contesto dove uno degli elementi alla base dell'educazione è la comunicazione, il processo dialogico, l'ascolto plurimo e le relazioni.
L'educazione dismette i panni della mera trasmissione di un sapere imposto dall' adulto e si struttura come predisposizione di contesti che incentivino la crescita e il democratico apprendimento soggettivo e di gruppo.
Alla tana ogni bambino viene considerato "competente" e la cultura infantile si emancipa dai processi di derivazione dal "modello adulto". L'educazione infantile, quindi, è intesa nella sua accezione di diritto del bambino.

cento linguaggi vomero asilo L'ambiente della Tana tra spazi e progetto

L'obiettivo principale è quello di creare un'atmosfera amabile dove stiano bene bambini, famiglie e operatori, dove lo scopo dell'insegnamento non sia produrre apprendimento ma produrre condizioni di apprendimento. Occorre avere l'alleanza delle idee ma anche dell'organizzazione del lavoro, a cominciare dall'ambiente, dalle aule e l'atelier inteso come "laboratorio del fare" che accoglie in modo permanente ogni manifestazione espressiva dei bambini.